
Sabato 28 Gennaio ore 21.15
Domenica 29 Gennaio ore 17.30
IO E MYRIAM
spettacolo teatrale musicale
scritto e diretto da Giovanni Gentile
con Gaia Perretta – Helene
(al pianoforte) Alessio Burberi – Rudy, il pianista del night
arrangiamenti e musiche originali: Alessio Burberi
coreografie originali: Gaia Perretta
costumi: Rosa Lorusso, Gaia Perretta
Una storia d'Amore e di Memoria, un racconto brillante e profondo, tra night club anni '40 e Auschwitz, tra omofobia e scoperta di sé. Un "musical da camera" in cui recitazione, danza, canto e musica dal vivo si fondono, dando vita a uno spettacolo sorprendente.“
“Con buona efficacia narrativa e con una notevole capacità di scavo psicologico,
l’autore è riuscito con disinvoltura a calarsi in due personaggi femminili
che campeggiano sullo sfondo storico del secondo conflitto mondiale
e degli orrori del Nazismo.”
(Motivazione redatta dal Prof. Scipione Navach alla consegna del 2° Premio
al Concorso Letterario Internazionale Vito De Bellis 2012)
Sinossi
Helene è una ballerina berlinese di nightclub degli anni ’40. E Miryam? Lo spettacolo affronta in un contesto surrealista, epico e onirico i drammi e le incongruenze che caratterizzano la relazione tra un “Io” solo presunto e “l’altro da sé”, Miryam appunto. Tra un brano di Cole Porter e un numero alla Liza Minelli, dalla rievocazione nostalgica di Marlene Dietrich all’asperità straniante del Brecht de L’Opera da tre Soldi, la recitazione coinvolge lo spettatore in una storia d’amore disarmante e la musica dà forma a pause liriche per interiorizzare il racconto che la protagonista fa della sua vita, mentre la Storia, quella della Seconda Guerra Mondiale, sfila impunemente davanti ai suoi occhi.
Il tema dell’Olocausto si configura come l’esempio più rappresentativo dell’abbrutimento dell’animo umano, senza dimenticare che i campi di sterminio sono esistiti fino a poche decine di anni fa nell’ex Jugoslavia e tutt’ora esistono in alcune parti del mondo.
Io e Miryam è uno spettacolo totale, poiché esplora quasi tutta la gamma delle emozioni umane: tenerezza, amicizia, stupore, travaglio, rinascita.
Nonostante l’argomento trattato - senz’altro drammatico - lo spettacolo sa anche essere vivace, brillante e ironico. Il profilo altamente performativo di Gaia Perretta le permette di unire la sua lunga esperienza nel campo della danza a una recitazione serrata, scattante e profonda. La sensibilità artistica di Alessio Burberi e la sua profonda conoscenza della musica classica e jazz si amalgamano con grande intesa alla performance.
Il lavoro ha fin qui riscosso grande successo di pubblico e critica per l’originalità del testo, l’espressività coreografica, il lessico musicale e la bravura degli interpreti.
Uno spettacolo fluido e godibile al quale è facile abbinare una discussione sia didattica che sociale, che affronti il periodo storico nel quale è ambientato e la società multiculturale di cui facciamo parte e a cui, ancora, si fatica ad abituarsi.
Gaia Perretta (attrice e danzatrice)

classe ’96, dopo gli studi linguistici al liceo e dopo essersi laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione a Firenze, si dedica totalmente al teatro. Ha una formazione ed esperienza ventennale nel campo della danza classica, moderna e contemporanea, formandosi presso la scuola Centro Arte Danza di Pistoia, la scuola del Balletto di Toscana di Firenze e l’Accademia Danza Studio 44 di Prato.Si avvicina alla recitazione nel 2016, studiando per tre anni con Massimo Grigò presso il Centro Culturale Il Funaro di Pistoia, e prende parte a diversi spettacoli con alcune compagnie teatrali della sua città. Dal 2017, completa la sua formazione artistica studiando canto moderno con Daniele Narducci (GrowingUpARTISTI - PT). Continua a studiare recitazione, partecipando numerosi workshop con
artisti di fama internazionale quali Cristiana Morganti, Paolo Nani, Matteo Tarasco, Greta Zamparini, e dal 2020 collabora con l’autore e regista Giovanni Gentile. Attualmente è presidente e attrice della Compagnia Penta Teatro APS, con la quale porta in scena spettacoli sul territorio toscano e tiene un laboratorio di teatro per bambini e ragazzi a Pistoia; inoltre dal 2021 insegna danza classica nella storica società di ginnastica Ferrucci Libertas di Pistoia.
Alessio Burberi (musicista polistrumentis

classe ’95, muove i primi passi in ambito musicale a 11 anni, prendendo lezioni di batteria da privati che lo portano a suonare live già pochi anni dopo. Dal 2015 al 2018 intraprende il Corso di alta formazione in Musica Moderna “Bachelor of Arts in Contemporary Pop Music” presso la Jam Academy, perfezionandosi in vari campi:
perfomance in Batteria, Basso, Piano, Chitarra, Canto, Live set elettronico, Arrangiamento, Produzione e Composizione. Prosegue il perfezionamento presso nomi italiani ed esteri. Dal 2013 comincia come docente presso diverse scuole private di Pistoia, per poi espandere la sua attività su tutto il territorio toscano.
Dal 2010 inizia a suonare live nel Pistoiese, arrivando, grazie alla sua poliedricità, a compiere tour nazionali e a suonare in alcuni dei più importanti teatri italiani (Maggio Fiorentino, PalaGeox…), spaziando dal rock al jazz, dalla black music al rock‘n’roll. Dal 2011 lavora anche in studio registrando, arrangiando e producendo brani, EP e dischi (Il postino, Nora Marte, Gregorio Mucci, Campus della Musica, Gianluca Tommasi, Evry, Name e altri ancora).Dal 2022 collabora con la Compagnia Penta Teatro APS come pianista jazz.
Giovanni Gentile (autore e regista dello spettacolo)

studia scrittura teatrale e regia con Pippo Delbono, dal 1995 al 1998, in diverse città italiane. Frequenta workshop di regia di Teatro-danza con Marigia Maggipinto (aiuto coreografa di Pina Bausch), e con Paola Scoppettuolo, coreografa della Compagnia di danza Aleph (Roma). Partecipa ai workshop di scrittura creativa e cinematografica tenuti da David Lynch durante la lavorazione, in Polonia, di Inland Empire.
Nel 2011 scrive il musical Io e Miryam, che ancora oggi, tradotto in più lingue, è rappresentato sia in Italia che all’estero. Con il Collettivo Teatro Prisma APS, di cui è presidente, porta in scena da autore e regista più di 15 opere, e viene più volte premiato per la sua raccolta di poesie Stronza come un assolo di contrabbasso (2015). Nel 2015 viene premiato presso la Biblioteca del Quirinale
dal Presidente Giorgio Napolitano per meriti artistici e vince il premio Città di Cattolica.Ancora nel 2015, riceve il Premio Autori Italiani “Carlo Terron” - Sipario 2015 come Miglior drammaturgo italiano dell’anno per la drammaturgia Le due Vergini.Nel 2016 riceve una Nomination miglior drammaturgia per Palmina – Amara terra mia al Roma Fringe Festival, e il Premio Teatri d’Inverno – Miglior spettacolo con Le due vergini.Nel 2017 vince il Premio Teatri d’Inverno – Miglior spettacolo con Palmina – Amara terra mia, e nel 2018 il Premio della critica Teatri d’inverno per Chi ha paura di Aldo Moro.È docente di scrittura creativa presso varie istituzioni pubbliche e private.Ha contribuito, in collaborazione con gli alunni del Liceo Zucchi di Monza e Nicola Magrone, ex Procuratore ed ex P.M. (sue le indagini sull’omicidio di Palmina Martinelli, sul crollo della scuola di San Giuliano, sull’omicidio di Benedetto Petrone) alla stesura della “Carta dei diritti della bambina” presentata al Parlamento di Strasburgo (2018).